Picture by Antonio Sofi on Flickr
il risveglio
Dopo le mirabolanti avventure del venerdi sera, il risveglio di sabato è stato contraddistinto da due sentimenti contrastanti: impazienza per lo zenacamp e odio verso colui che ha progettato la tastiera del telefono di Tommaso.
Tommaso ha deciso di inviare sms, giocare a snake e qualsiasi altra attività legata al suo telefonino alle 5 antimeridiane, ticchettandomi il cervello dormiente per un paio di ore buone. Fortunatamente per lui e per il suo telefonino, questo era il mio status fisico/cerebrale a quell’ora pertanto non ho potuto fare altro che subire passivamente quel terribile ticchettio malefico.
ZenaCamp
Alle otto e quindici minuti primi eravamo li, i primi, incontrastati vincitori della gara “achiarrivaprimaaallozenacamp”.
Ci siamo quindi autopremiati andando a fare colazione e ritornando ad un orario decente, entrando e registrandoci con i numeri 1, 2 e 3. (che soddisfazione).
Tante facce note e meno note, tanti amici vecchi e nuovi. Tanto di tutto. Talmente tanto che non è di questo che porterò testimonianza.
Un camp meraviglioso, di cui, come al solito voglio ricordare piccoli frammenti che rimarranno per sempre incastonati nel mio cuore.
Il più amato da blogs4biz
Durante una delle prime presentazioni, il relatore ha sfoggiato qualche nome esotico; il dialogo tra me e Alessio è stato il seguente:
Io: “certo che sarebbe meglio evitare locuzioni straniere se non necessarie…”
Alessio: “io farei molta fatica a fare una presentazione sul corporate blogging, senza parole straniere”
Io: “si va bene, ma invece che TREDDOFF DEL FESCION poteva dire: LA CAGATA DELLA MODA.
Alessio: “Ti amo”
Per questo motivo sopra la meravigliosa spilletta con il mio nome, realizzata da jtheo, ho attaccato un post-it con scritto: “Il più amato da blogs4biz”.
Il pranzo
Presso Mentelocale abbiamo potuto gustare un pranzo degno di nota. Un tavolo a forma di corona circolare, permetteva di accedere ai cibi camminando in senso antiorario. Pare che alcuni testimoni riferiscano di qualcuno che tuttora (mercoledi 2 maggio) stia ancora passeggiando in cerchio abbuffandosi di trenette al pesto.
La mia presentazione
I dettagli riguardo la mia presentazione verranno resi noti tra qualche giorno, per il momento mi limito a ringraziare tutti i presenti e particolarmente Sonetti che ha aperto la sessione pomeridiana, creando il giusto pathos nel pubblico di barcamper.
Un dettaglio al quale ho fatto caso, è la dinamica di partecipazione alla mia non conferenza. Il fondo della sala era pieno di gente che osservava la parte centrale dibattere. Come sostiene Antonio, la forma strutturata e allineata delle aule non è adatta a questo genere di dibattiti. Molto meglio tanti divanetti scomodi, piuttosto che sedie messe in fila.
Una donna iperconnessa
Elena è una donna iperconnessa. Nient’altro da aggiungere.
Un caffè autoreferenziale
Che un caffè possa essere autoreferenziale non è possibile.
Ma che un caffè possa dare modo a due sconosciuti di parlare di aggettivi autologici, eterologici e del paradosso di Russell è davvero incredibile.
Tutto questo è successo. Dove? allo ZenaCamp, ovviamente.
Aperitivo
L’aperitivo dei blogger è stato piacevole come ogni singola attività di socializzazione avvenuta sabato. Tutti stipati in una minuscola saletta abbiamo potuto continuare a parlare del più e del meno. Per rendere l’aperitivo più apprezzato, prima abbiamo fatto una breve ma piacevole passeggiata per i vicoli di Genova, per poi tornare sui nostri passi e aperitivare al mentelocale.
Alessio ha avuto l’immenso piacere di gustare una pregiatissima bottiglia de “l’acqua più buona del mondo”. Pare che tale meraviglioso liquido venga venduto a dodici euro al litro. Chissà quali strepitose proprietà farmacologiche riesca a contenere nei suoi due atomi di idrogeno e quale effetto ringiovanente sia nascosto nel suo atomo di ossigeno…
Il rientro
Per chissà quale ragione, il TomTom di TomTommaso ci ha fatto fare una strada diversa rispetto al viaggio di andata. Questa volta siamo passati per Tortona, Piacenza, Bologna.
Cinque ore scarse ed ero a casa, stanco ma felicissimo, come solo i camp riescono a farmi essere. Ovviamente abbiamo visitato ogni songola stazione di servizio lungo la strada e ho trangugiato ettolitri di redbull.
La prossima volta riparto di domenica, con calma.
Cosa rimane dello ZenaCamp
Tanti amici vecchi e nuovi, tante macchine fotografiche, tante parole, e un senso di insoddisfazione per non aver parlato con tutti di tutto. Ma il tempo è lineare e incomprimibile per cui non posso tornare indietro o allungare le giornate. La prossima volta sarà diverso, nè meglio, nè peggio, ma diverso.
Grazie a tutti.
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