Una storia da finire

Mi sono interrogato molto se fosse il caso di affrontare questo tema sul mio blog e dopo alcuni giorni e molti pensieri ho deciso che non potevo evitare di parlarne.
L’associazione di cui faccio parte e che mi ha affidato la propria rappresentanza in veste di presidente, si chiama Free Software Alliance.
Tutto è nato una decina di anni fa a Cervia quando insieme ad Enrico Rubboli ho iniziato a seguire i lavori di un’altra associazione che si chiamava ALU. Era un’associazione informatica popolata da giovani smanettoni che un po’ per gioco un po’ per passione si ritrovavano alcune sere alla settimana per affrontare i più disparati temi di carattere informatico, elettronico e tecnologico.
Con il tempo ALU è diventata un’associazione di videogiocatori e la nostra attività, più orientata al software libero, si è spostata da Cervia a Ravenna.
Abbiamo cambiato diversi nomi (RaLUG, Sinapse, RavennaLUG, ecc) ma alla fine abbiamo deciso di fondare qualcosa di serio con il nome Free Software Alliance.
Puntualmente, ogni anno, verso la fine di novembre abbiamo organizzato il Linux Day a Ravenna e da un paio d’anni a questa parte abbiamo organizzato conferenze, seminari, rassegne.
Circa un’anno fa è iniziata la nostra collaborazione con il C.S. Spartaco e finalmente ci è stata offerta ospitalità fisica per l’associazione.
Devo ammettere che vivere in un Centro Sociale, soprattutto all’inizio è stato di difficile gestione per gente abituata a realtà completamente estranee a quella che ci avrebbe ospitato. Sono state sollevate alcune critiche da parte di alcuni soci, relativamente al politicizzarsi della nostra associazione e al fatto che un C.S. dovesse necessariamente dare una connotazione politica al tema del Software Libero che invece merita la totale apoliticizzazione.
Queste critiche però sono state sollevate da persone che avevano poco da insegnare ad un’associazione come la nostra, dove la collaborazione, la solidarietà e il sostegno si manifestano in modo palese. Oltretutto dentro al C.S. ci siamo sempre trovati bene e ci è sempre stato concesso di fare ogni tipo di iniziativa avessimo ideato. Gli spazi erano adeguati e non c’è stato nessun tipo di forzatura ideologica.
Per questa ragione negli ultimi tempi è sorta l’esigenza di concretizzare ancora di più il legame con Spartaco. Si è deciso di progettare e realizzare un’aula informatica, attrezzata con computer di recupero e collegata ad internet in modo da soddisfare bisogni condivisi. Spartaco avrrebbe avuto qualcosa in più da offrire ai suoi ospiti, la nostra associazione avrebbe avuto un luogo ottimo dove svolgere la propria attività e il lavoro comune durante la fase di realizzazione sarebbe stato un buon collante per le nostre realtà associative così diverse.
Nelle scorse settimane abbiamo fatto un paio di riunioni per creare il team che si sarebbe occupato del progetto e della realizzazione. I compiti erano stati assegnati e ognuno di noi era pronto ad iniziare la propria opera.
Eravamo entusiasti.
Poi è successo qualcosa. Qualcosa di brutto. Molto brutto…

questa storia non è finita, è solo sospesa. Io spero che il finale arrivi presto e che sia dei migliori


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