Picture by muratsuyur on DeviantArt
Caro operatore di callcenter,
io sono dalla tua parte quando fai le battaglie contro il precariato, contro il padronato, contro lo sfruttamento. Sono convinto che la mercanzia della tua fatica ti venga costretta da situazioni infelici e solo in rarissimi casi tu sia volontariamente impiegato in una posizione che ti consente flessibilità e orari atipici.
Credo che le aziende sino ad oggi si siano approfittate di varchi normativi, riuscendo ad inquadrare dei rapporti di subordinazione in contratti CoCoCo e CoCoPro. Adesso che INPS si è accorta delle aberrazioni compiute sin ora, le aziende piangono miseria e disgrazia, non avendo mai voluto trarre un valore a lungo termine dalla forza impiegatizia che hanno deciso di utilizzare.
Questo però non ti assolve. Io inizio ad odiarti ogni giorno di più. Tu tratti i miei dati personali e sei tenuto a rispettare la legge. Invece ti comporti come il peggiore dei truffatori di strada. E l’altro ieri, l’hai fatta grossa.
No, non mi hai venduto nulla di inutile, non mi hai sottoscritto un contratto che non volevo, non mi hai disturbato nel sonno. Almeno questa volta mi hai telefonato di giorno… questa volta…
Hai fatto molto peggio, hai preso in giro mia nonna che ha 75 anni, facendola passare per una vecchia rincoglionita. Solo che non ti è andata grassa quanto credevi. Perchè poi sono arrivato io, e le ho spiegato quanto sei stronzo. Lei comunque c’è rimasta male.
Prima hai telefonato e per via del tuo parlare fitto fitto, mia nonna ha creduto che tu mi conoscessi. Per questo motivo ti ha detto un orario a cui richiamare e il mio nome. Poi hai richiamato e hai chiesto espressamente di me, chiamandomi per nome, così da prendere confidenza.
Solo che ti è andata male, caro operatore di callcenter, perchè stavolta a casa io c’ero. E ti ho chiesto tutti i contropeli sulla normativa per il trattamento dei dati personali. E tu pezzo di somaro hai pure detto che i miei dati te li aveva dati mia nonna.
Per questa ragione io adesso faccio un esposto all’autorità competente. E ti do un consiglio, caro operatore di callcenter, verifica che la tua azienda abbia espressamente emesso un documento in cui vieni “precisamente incaricato al trattamento dei dati, nelle forme che il titolare o il responsabile hanno stabilito”, altrimenti io ti trascino fuori dall’ufficio in cui precarieggi con i tuoi compari e ti faccio passare la voglia di prendere in giro le persone che per loro natura sono deboli e si lasciano prendere in giro da te, semplicemente perchè in quel momento sono sole in casa.
Io non andrei a dormire tranquillo, perchè se la tua azienda sino ad oggi non ti ha creduto degno di un contratto dignitoso, vedrai che appena potrà, si chiamerà fuori dalla questione del trattamento dei dati personali e saranno cavoli solo tuoi
Buon lavoro (atipico)
Luca Sartoni
[Update] P.S. La prossima volta che mi chiami, utilizzerò la tecnica Mantellini.
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