La sconosciuta

Ieri sono andato a vedere l’ultimo film di Giuseppe Tornatore.

Acclamato da stampa e spettatori alla prima Festa del Cinema di Roma – che gli ha attribuito il premio del pubblico nella sezione ‘Première’ – “La sconosciuta” segna il ritorno ai massimi livelli di Giuseppe Tornatore che, rinnovato il proficuo legame con il maestro Morricone per il supporto musicale, si affida al volto poco noto di Xenia Rappaport, vincendo una scommessa estremamente rischiosa. Con un coro di superstar italiane a farle da mera cornice, la protagonista porta sullo schermo un personaggio di rara intensità con la naturalezza della diva vera, capace di parlare con il corpo, con gli occhi e con l’anima. Violenza, dolore e voglia di rinascere si mescolano con sullo sfondo una Trieste resa irriconoscibile e avvolta da atmosfere stile Hitchcock, in un crescendo di emozioni che svelano, a poco a poco, i tasselli di un mosaico tanto inquietante quanto legato alla realtà. Già, proprio da un crudo fatto di cronaca è partito il cineasta qualche anno fa, e ha poi deciso di raccontare un dramma dei nostri giorni con il taglio di un thriller volutamente tralasciando i toni di denuncia, che certamente minori effetti avrebbero sortito. Menzione speciale per un cattivissimo Michele Placido, depilato dalla cima dei capelli alla punta dei piedi per incarnare il personaggio più singolare della sua carriera. La rinascita del cinema italiano passa prepotentemente di qua.

di: Flavio Della Rocca da 35mm.it

Mi è piaciuto abbastanza per consigliarlo.


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