La mia fotografia – Presentazione al GF93 di Cesena

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Qualche settimana fa sono stato invitato a presentare la mia fotografia al GF93, un gruppo fotografico di Cesena che seguo da diverso tempo su Internet. Non mi era mai capitato di frequentare un circolo fotografico e tantomeno di presentare in modo approfondito il mio stile fotografico. E’ stato un interessante esercizio attraverso il quale ho messo ordine alla mia tecnica fotografica, ho definito alcune imprecisioni del passato e ho accettato il confronto aperto e senza protezioni con chi di fotografia si occupa da più tempo di me. Il filmato che potete vedere è in presa diretta, senza editing. Ci siamo solo io e la mia presentazione, troverete una versione molto autentica di me, con un linguaggio a volte colorito e totalmente rilassato. E’ un video piuttosto lungo ma spero che possa piacervi almeno quanto è piaciuto a me prepararlo. Di seguito il canovaccio della mia presentazione in cui troverete molto, ma non tutto, di quello che c’è nel video. Buona visione!

Introduzione

Mi chiamo Luca Sartoni e vivo a Vienna. Negli ultimi 5 anni sono stato circa 700 giorni in viaggio. Un giorno ogni tre ho dormito fuori casa. Molti di questi sono stati viaggi di lavoro, come esperto di media sociali e marketing ho visitato 70 città in 15 paesi.
In passato ho vissuto in Nuova Zelanda per un po’, ma questa è completamente un’altra storia.

Ci sono solo tre cose che porto sempre con me: una connessione a Internet, il mio laptop (o il mio telefono) e la mia macchina fotografica.

Le origine della mia passione fotografica

Ho iniziato a fare foto a 5 anni, con mio padre. Naturalmente in pellicola, senza neanche avere idea di quello che stessi facendo. Mio padre aveva una Mamiya NC1000s con un 50mm e poi nel 2005, rientrato dalla Nuova Zelanda mi sono comprato una Nikon D70s. Prima ho giocato con le lenti del kit, poi ho comprato un 50mm, poi un tele, poi col tempo un altro po’ di lenti fisse.

Poi ho preso una D90, ho giocato con un D3s di un amico, poi un Leica M9-P con un summilux 50mm. Insomma roba da 10mila euro, per qualche weekend. Ho provato tutto, ho fatto HDR, low light, high key, portrait, ho costruito banchi di luce in casa, macro con le lenti invertite. Ho anche comprato un paio di macchine dalla lomographic e ho giocato per un po’ con la pellicola 120. Roba così. Mi sono sempre divertito tantissimo. Poi ad un certo punto ho capito cosa mi piaceva e cosa non mi piaceva.

Seth Godin nel mio processo di crescita

Seth Godin, uno dei miei punti di riferimento dice:

Step one: Open all doors. Learn a little about a lot. Consider as many options as possible, then add more.

Step two: Relentlessly dismiss, prune and eliminate. Choose. Ship.

Ed è esattamente quello che ho fatto: prima ho provato tantissime cose, poi ad un certo punto ho iniziato ad eliminare fino a tenere solo le cose che mi danno estrema soddisfazione. Ho capito che mi piace fare foto in pubblico, senza troppi artifici e senta troppa attrezzatura. E mi sono innamorato della fotografia più artificiale che esiste: la fotografia in bianco e nero.

La fotografia in bianco e nero è veramente falsa. Non esiste in natura. Neanche gli animali con visione monotonica vedono in bianco e nero, non possiamo neanche creare questa visione con dei filtri. Possiamo avere rosso e nero, giallo e nero, ma non bianco e nero. Forse è per questo che mi piace.

Ho trovato uno stile che mi piace

Arrivato a questo punto, trovato cosa mi piace ho deciso di esplorare questa via di cui mi sento veramente solo all’inizio. E per migliorare ho applicato o stesso metodo che uso per qualsiasi lavoro io debba completare.

Prima lo riduco in pezzi, smontando parte per parte ogni singola cosa. Miglioro ogni singolo pezzo, uno alla volta e poi lentamente rimetto tutto insieme. Funziona per le macchine, funziona per gli algoritmi, funziona nel marketing e funziona nel mio processo fotografico.

Ho riassunto questo processo in tre parti:

  • Ispirazione e punt di riferimento
  • Migliorare la tecnica fotografica
  • Sharing e condivisione

Punti di riferimento e ispirazione

Ho iniziato a seguire alcune persone online: la prima è un mio carissimo amico tedesco che fa il fotografo professionista: Teymur. La seconda è Eric Kim, un giocane street photographer americano. La terza ispirazione viene dai grandi fotografi e dai loro libri. Ho iniziato a comprare libri invece che lenti e attrezzatura. Poi ho iniziato a disegnare le loro foto con la matita, per trovare le linee e la composizione che rende le foto così emozionanti.

Migliorare la tecnica fotografica

La macchina a telemetro intimorisce meno della reflex, è una questione estetica. Più la macchina è piccola e meno viene presa seriamente, quindi le persone reagiscono con meno sospetto e sono più naturali. In più una macchina fotografica piccola permette di essere sempre portata con se. Ogni volta che trovo qualcosa che mi interessa, tipicamente una persona, mi avvicino molto, e faccio una foto, senza chiedere niente prima. Se la persona ha qualcosa in contrario gli spiego il motivo per il quale ho fatto la foto e se proprio la cosa diventa una discussione cancello la foto.

La mia postproduzione è estremamente veloce. Al massimo cinque minuti per foto. La selezione è molto importante, preferisco eliminare il più possibile, tipicamente passa una foto su dieci, forse meno. Scatto in RAW, uso lightroom e Silver Efex Pro 2. Scarico le foto appena posso, seleziono quelle da tenere, applico i miei preset che ho raffinato nel tempo, sistemo alcuni dettagli tipo l’esposizione ed eventualmente il taglio e i particolari, e fine. Tutte le foto che superano la postproduzione vengono pubblicate su flickr.

Sharing e condivisione

Ogni foto viene distribuita con licenza Creative Commons, Attribution, share a-like. Significa che chiunque, per qualsiasi ragione più utilizzare e ripubblicare le mie foto a patto di citare me come autore e ridistribuire la foto allo stesso modo. Distribuire le foto in questo modo mi danneggia? non direi proprio, chi vuole comprare una mia stampa, di solito, la paga non meno di duecento euro. Le stampe su alluminio che ho venduto durante la mia prima mostra a Vienna sono andate via a circa 600 euro a pezzo e le stesse foto erano in alta risoluzione su flickr, liberamente utilizzabili rispettando la licenza. Mi è successo in passato che La Stampa, il quotidiano nazionale e il Qui Magazine di Ravenna abbiano pubblicato mie foto senza rispettare la licenza. Entrambi i soggetti sono stati contattati e hanno pagato il loro errore pagando 150euro per la violazione del diritto d’autore.

Distribuendo le mie foto con una licenza libera ho avuto enormi vantaggi. Ho avuto accesso a numerose conferenze accreditandomi come stampa, ho tenuto workshop di street photography ad Amsterdam, a Berlino, a Vienna a e San Francisco. Ho lavorato per Telecom Italia e per il Milan. Come? Semplice hanno visto le mie foto (o i miei video) e mi hanno chiesto di seguire i loro eventi come blogger/fotografo. Pagato e spesato per seguire interi processi di marketing e poi per fare consulenza a progetti online.


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9 responses to “La mia fotografia – Presentazione al GF93 di Cesena”

  1. Andrea Avatar

    Ciao Luca,
    ho seguito con attenzione tutto il video. Nonostante, all’inizio, i 46 minuti mi spaventassero la visione e’ filata via in un battibaleno.

    Ho apprezzato molto la prima parte, riguardo la ricerca del tuo stile e il modo di approcciarti alla fotografia steet e alle persone.
    Da un lato vorrei avvicinarmi anch’io a questo genere e quindi e’ stato utile ricevere dei consigli sul come porsi e rapportarsi con dei soggetti estranei cosi’ vicini a te (che e’ poi uno dei miei timori e, immagino, il timore piu’ diffuso di chi si avvicina a questo genere); dall’altro lato ho apprezzato l’introduzione iniziale con i vari passi della tua crescita verso la ricerca di uno stile personale. Solo di recente, da qualche mese, ho iniziato a maturare anch’io una consapevolezza fotografica, ho iniziato a capire “che posso metterci qualcosa nei miei scatti”, “che c’e’ qualcosa di me nelle mie foto”. Prima scattavo in modo meccanico, mi sembrava di avere un mia visione ma ora mi rendo conto che, il piu’ delle volte, applicavo regole di composizione, esposizione, ecc senza che Andrea entrasse nelle foto. Ho trovato molto emblematica la tua frase sullo scattare e poi verificare in fase di selezione se, degli X scatti fatti, qualcosa saltava fuori. E’ capitato spesso anche a me: mi mancava la consapevolezza a priori, in fase di scatto, di quello che volevo ottenere e trasmettere.

    Ho apprezzato anche la seconda parte della presentazione, la questione della pubblicazione e il tuo punto di vista sul distribuire le tue foto sotto Creative Commons. Io sono uno che pubblica le proprie foto “all right reserved” e sentire una campana totalmente differente mi ha fatto pensare. E di questo te ne ringrazio.

    Ho trovato la presentazione molto interessante, coinvolgente e ricca di spunti di riflessione. Grazie,
    Andrea

  2. Massimiliano Avatar

    Bel post, e sono sinceramente dispiaciuto di non essere riuscito a sentire la cosa dal vivo. Ora mi guardo il video con calma 🙂

  3. Samuele Avatar

    Bellissimo post che ho letto tutto d’un fiato e con grande attenzione. Adesso provo il video… 😉

  4. Elena Avatar
    Elena

    Bellissimo post, video illuminante. Grazie 🙂

  5. Giampiero Avatar
    Giampiero

    Come hai fatto la presentazione? Qual è l’effetto della transizione?
    GRazie

    1. Luca Sartoni Avatar

      La presentazione è fatta in keynote e l’effetto si chiama Doorway.

  6. Giuseppe Avatar
    Giuseppe

    Ciao Luca,
    la tua presentazione mi è piaciuta molto: ho gradito particolarmente il tuo modo di concepire la Fotografia e il fatto di investire in libri di foto piuttosto che in accessori.

    Mi chiedevo, relativamente al diritto d’autore, come fai ad essere sicuro che siano state solamente 2 le violazioni alla licenza d’uso.

    Escludi la possibilità che qualche testata estera, magari distribuita esclusivamente a livello locale, abbia usato i tuoi scatti non rispettando la relativa licenza CC applicata?

    Saluti ed ancora complimenti.

  7. Luca Sartoni Avatar

    @Giuseppe, non posso escludere la possibilità che vi siano state altre violazioni, ma onestamente la cosa non mi preoccupa. Se anche ci fossero state, bon, è la vita. Se lo scopro o mi vengono segnalate allora mi tutelo e chiedo un risarcimento, tanto un sistema infallibile non esiste e io onestamente preferisco consentire ad altri di usare le mie foto piuttosto che illudermi che un (R) o un watermark possano aiutarmi in un qualche modo. Io credo siano molto controproducenti.

  8. delia Avatar
    delia

    interessante…mi è piaciuta un sacco l’idea di condividere con gli altri il tuo lavoro fotografico, se no che senso ha??? 🙂
    n.b. ci sono piccoli errori nella tua presentazione scritta, tipo lettere che mancano, ma il discorso fila bene lo stesso 🙂

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