Il pregiudizio dell’indirizzo email

Se qualcuno ci scrive una email da libero.it o da hotmail.it lo consideriamo diversamente da qualcuno che ci scrive da gmail.com o da suodominio.com?

Bene, pare proprio di si, soprattutto in ambito lavorativo. Il pregiudizio sull’indirizzo email prende il sopravvento ancora prima di leggere il corpo del messaggio.

Qui c’è un interessante articolo su questo argomento e Alessandra ne ha fatto un breve cenno nel suo ultimo post su CommonSenseDispenser (blog da non perdere).

Ammetto di essere affetto da questo pregiudizio, e voi?


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22 responses to “Il pregiudizio dell’indirizzo email”

  1. Livia Avatar

    Anche io. Soprattutto se si tratta di aziende.

  2. Dario Salvelli Avatar

    Anche io in effetti. Pensa che una volta usando Gmail qualcuno di Microsoft non mi rispose: dopo 2 min riprovai con Gapps sul dominio e…toh il reply arrivò! 😉

  3. anporto Avatar
    anporto

    anche io non reputo professionali gli account email @hotmail.com.it o @live o libero o virgilio solo quelli @tiscali… ma io sono di parte, sono sardo!

  4. Andrea Contino Avatar

    Non lo so. Sarebbe interessante capirne le motivazioni.
    Cosa si riconosce in quelle estensioni? Spam? Un portale di news e intrattenimento?
    Pare argomento caldo, anche Compete.com ha appena parlato di qualcosa di simile.

    http://www.contino.com/blog/2010/1/11/hotmail-has-the-lead.html

  5. Alessandro Bondi Avatar

    Sì, se si tratta di corrispondenza aziendale.
    Se parlo con un libero professionista, invece non c’è problema.
    Per il resto nessun problema… la morosa ha ancora la casella su @iol.it!

  6. Davide Galli Avatar

    Effettivamente sì. Un’azienda senza un dominio e un sito ti trasmette un’idea di casalingo e semi-amatoriale… Anche nel caso di “persona-azienda” come ti aspetti che sia il freelance.

  7. Hoshimem Avatar

    Nessun pregiudizio sul dominio. Sullo username semmai storco il naso, ma poi la validità della persona si determina sul campo.

  8. prezzemolo Avatar

    Dei contatti lavorativi e non che ho sparsi per la rete, direi che un buon 80% ne è affetto. Io credo quasi di averla scampata, inutile che mi scrivi da una gmail con firma fighissima se la mail era da cestinare alla prima riga 🙂

  9. Gioxx Avatar

    Totale pregiudizio no, magari si tende a dare maggiore importanza a quelle che provengono da dominio personale o -si perché no- da GMail. Non si transige però sulle aziende, investire qualche euro per prendere il dominio legato al nome della propria attività ormai penso sia alla portata di tutti.

  10. Marlenek Avatar

    Dannazione, ne sono affetto! E mi capita di bisbigliare ai clienti cose tipo “eh beh non vorrà mica mandare mail ai suoi utenti da una casella @tiscali, vero?” 😀

  11. Simone Brunozzi Avatar

    Anche io ho questo pregiudizio, e francamente non riesco ad immaginare di usare libero o simili e pretendere di essere un professionista. Lo so, può essere sbagliato, ma il pregiudizio rimane perchè il 99% delle volte ho ragione 🙂

  12. alessandro longo Avatar
    alessandro longo

    Sì, se è una corrispondenza professionale: come prendere sul serio un o una pr che ti contatta con @libero.it? Con quel poco che costano i domini?

  13. David Casalini Avatar

    Proprio ieri ho avuto lo stesso pregiudizio, poi penso che quella società è la migliore in Italia su quel tipo di tecnologia, e il suo fondatore ha una mail @gmail.com

    Forse è davvero un “pregiudizio” e come tutti i pre-giudizi andrebbe vinto 🙂

  14. Andrea Contino Avatar

    Assolutamente Alessandro. Ma una persona che manda un CV con un account free che non sia GMail è da cassare così a priori?

  15. […] e un po’ “fuori moda” (in proposito, leggete anche l’interessante discussione sviluppata sul blog di Luca Sartoni). Nel secondo caso, non sarete liberi di cambiare operatore […]

  16. Piplos Avatar

    Il pregiudizio vale anche per me. 🙂

  17. Roberto Mastropasqua Avatar
    Roberto Mastropasqua

    Dipende. Io storco il naso più sulla username che non sul dominio.
    Qualunque dominio è accettabile (vedo pochissime differenze tra gmail, hotmail, libero etc che considero sullo stesso livello – BTW uso sia libero a pagamento che gmail, email etc) ma non delle username con nick, nomignoli, alias etc etc.
    Ovviamente da un’azienda mi aspetto che abbia almeno un dominio “nomeazienda” per la posta.

  18. […] Il pregiudizio dell’indirizzo email […]

  19. Test SEO Avatar

    Assolutamente infetto..Per non parlare delle mail stile parola-con-poco-senso@

  20. […] e un po’ “fuori moda” (in proposito, leggete anche l’interessante discussione sviluppata sul blog di Luca Sartoni). Nel secondo caso, non sarete liberi di cambiare operatore […]

  21. […] e un po’ “fuori moda” (in proposito, leggete anche l’interessante discussione sviluppata sul blog di Luca Sartoni). Nel secondo caso, non sarete liberi di cambiare operatore […]

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