di Borguez
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Molto presto potremo disporre al nostro risveglio di un dvd fresco di masterizzazione dove rivedere comodamente i sogni sognati durante la notte, e di una piccola ampolla da tasca dove inebriarsi a piacimento dei profumi intensi delle nostre infanzie che credevamo perduti, ma anche di un comodo pullover che ci restituirà tutte le carezze ricevute, da quelle materne fino alle più indecenti…
molto presto avremo tutto questo, basterà attendere… per ora accontentiamoci del genoma della musica!
Pandora promette proprio questo, di costruire una radio intorno al centro esatto dei nostri gusti, qualcosa di assolutamente personale ed intimo, qualcosa che scavi a fondo e ci restituisca l’idillio del nostro piacere di ascoltatori… il meccanismo è ben spiegato e pare proprio funzioni, tanto che i primi tentativi paiono proprio sbalorditivi: digiti il nome del tuo musicista preferito ed ecco che come nel campo dei miracoli si moltiplicano gli zecchini d’oro ed è tutto un proliferare di ascolti che si assomigliano in maniera straordinaria. ma poi pensi: non è così che funziona! i miei ascolti non procedono in maniera regolare, io sono libero di ascoltare Ryuichi Sakamoto e un’attimo dopo Josephine Baker, oppure di innamorarmi di una canzone udita per errore e di cui non saprò mai il titolo, oppure fidarmi (come ho sempre fatto) degli amici ammalati del mio medesimo male melomane! non sono ancora così pigro da permettere a qualcun altro di decidere cosa dovrei/potrei/vorrei ascoltare, non sono ancora così convinto che la musica abbia un genoma, e se così fosse, che lo si potesse disvelare…
e poi sono italiano, e non sopporto che il mio Piero Ciampi risulti sconosciuto e tantopiù che un patrimonio prezioso dell’umanità come Boubacar Traorè non sia neppure menzionato. se a questo aggiungiamo che la ricerca di Georges Brassens risulta vana e che il software non menziona Claude Debussy… beh, direi che l’affronto è compiuto!
le promesse di Pandora assomigliano molto alle pozioni magiche di Panoramix, e in fondo al vaso mitologico da cui prende il nome il progetto speriamo resti la speranza, ultima a morire, che al genoma della musica non si giunga mai, come alla radice quadrata del sesso o al segreto di un sorriso!
ma più che un vaso, penso al naso di Pandora che pare allungarsi a dismisura in un deja-vù collodiano! Pandora mente sapendo di mentuccia, la stessa che invadeva il fosso dietro casa di mio nonno e che non annuserò mai più con la stessa voluttà!
Continua la mia rubrica di Guest Blogging nella quale ospito con grande piacere, alcuni amici.
Borguez scrive con regolarità sul suo blog, trattando argomenti che raramente hanno a che fare con la rete in sè. Sulle sue pagine si parla di arte e musica, di cinema, di vita. E’ un blog che è entrato nel mio aggregatore, e che difficilmente ne uscirà. Lo consiglio a tutti. (Luca Sartoni)
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