Ho paura che qualcuno intorno a me possa ammalarsi. Ho paura di essere la causa del contagio. Ho paura che si ammali qualcuno della mia famiglia, e che la distanza renda le cose ancora più difficili.
Ho paura che questa condizione vada avanti per mesi, senza soluzioni importanti. Ho paura che le libertà a cui stiamo rinunciando non ci vengano restituite in tempi brevi.
Ho paura che il mio stile di vita non sarà più lo stesso dopo questa esperienza. Ho paura che gli equilibri politici, economici, e sociali non vengano ristabiliti nel modo in cui eravamo abituati.
Ho paura che le persone si abituino a guardarsi di sbieco al supermercato, evitandosi a vicenda. Ho paura che le distanze di sicurezza tra individui diventino la norma.
Ho paura che l’intolleranza si inasprisca. Ho paura che le differenze sociali si amplifichino. Ho paura che sia più facile denunciare che capire.
Ho paura che i numeri dei contagi siano usati per giustificare azioni di controllo politico. Ho paura che queste bandiere alle finestre verranno usate per santificare le frontiere ed erigere nuovi muri.
Ho paura di abituarmi a tutto quello che sta succedendo, fino a considerarlo normale.
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