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Quando ho scritto che ritenevo giusto pubblicare le dichiarazioni dei redditi degli italiani agivo, come spesso mi succede, limitando alla mia stretta cerchia di amicizie, il pensiero e la considerazione dell’intelligenza umana. Non avevo preso in considerazione molte altre testoline che abitano il nostro paese e frequentano la rete con le quali, per snobbismo, ho poco a che fare.
Invece questi elementi esistono e fin troppo spesso non li ho presi in considerazione, mantenendo bassi i numeri dei miei affari mediatici, cercando sempre la dimensione ragionata delle mie opinioni e molto spesso facendo scelte di principio più che di numero.
Come precedentemente dichiarato, un’occasione ghiotta per dimostrare questa mia superficialità di analisi della corteccia italica è la questione delle dichiarazioni online. Qualche giorno fa l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibili tutte le dichiarazioni dei redditi dei passati anni e un fiume di utenti si è riversato su questi succosi moduli intasando i server che li ospitavano.
Giunta l’intimazione istituzionale di sospendere il servizio i suddetti dati sono stati resi disponibili da solerti paladini della trasparenza e messi sui circuiti P2P rendendoli, di fatto, eternamente pubblici. E qui viene il bello! Alessandro Longo ci ha scritto un post molto interessante in cui semplicemente rende nota questa condizione.
In questo preciso momento, il post di Alessandro, ha raggiunto 329 (trecentoventinove!!!) commenti. Ma è il loro contenuto ad aver scatenato la mia incredulità:
Si comincia con qualche commento pertinente e di ragionamento. Poi il putiferio: gente che chiede espressamente i file della propria città. Poi quelli del proprio paesello. Poi qualcuno chiede perché emule non funziona sul suo computer. Partono gli insulti. Sei un imbecille che non sai usare neanche emule. Poi inizia il supporto tecnico per far funzionare emule. Che su mac si chiama Amule. Poi i meno avvezzi indicano la propria email personale e l’invito, in MAIUSCOLO, ad inviare loro i file che stanno cercando. Le indicazioni “urgente” si fanno sempre più impellenti. Qualcuno cerca Agrigento disperatamente.
Fateci un giro, dopo questa esperienza il blog di Beppe Grillo vi sembrerà un circolo di intellettuali.
Fatti coraggio Alessandro, ne usciremo. Non so come, ma ne usciremo…
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