Pare che siano bastate poche ore di consultazioni per far prendere una decisione a Giorgio Napolitano.
Alla fine l’opzione del governo tecnico ha preso il sopravvento ed è già stato designato il presidente del consiglio che traghetterà l’Italia verso un nuovo destino.
Il nuovo capo del governo
A capo dell’esecutivo è stato scelto un giovane riformista che ha fatto del progresso e dell’innovazione la sua bandiera. Inoltre il suo ruolo marginale, sin ora vissuto con grande umiltà ha finito per convincere il Presidente della Repubblica ad affidargli l’incarico più difficile che questa Italia avesse disponibile: Giulio Andreotti.
Già in serata sono stati resi noti i principali punti del suo programma temporaneo in attesa che vengano sciolte le camere a termine del suo ruolo istituzionale di riforma:
Legge elettorale
Dopo aver preso in considerazione il premierato inglese, il presidenzialismo francese e il doppio turno tedesco, il nuovo governo ha deciso di prendere ispirazione dal modello egizio e di reintrodurre il ruolo di Faraone. Il sommo sacerdote avrà pieno potere temporale e istituzionale.
Ministero della giustizia
Nessun dubbio: Totò Cuffaro sarà ministro della giustizia. Alla domanda “cosa farà per risolvere il principale problema della sicilia” l’appena ministro replica: “faremo tutto il possibile per risolvere il grave problema che attanaglia la nostra amata isola: il traffico”.
Ministero della pubblica Istruzione
Papa Benedetto XVI, dopo le amarezze delle scorse settimane verrà designato ministro dell’istruzione. Ancora fumoso il suo programma di azione ma pare che siano state inviate decine di migliaia di circolari in tutti gli istituti scolastici insieme a enormi forniture di scolorina per adeguare i libri di testo alle nuove linee ministeriali. Darwin verrà ricordato come “L’uomo barbuto sulle banconote inglesi” ma senza un motivo valido per starci.
Ministero della difesa
Tommaso Barbato difenderà i confini della nostra nazione sputando a tutti coloro che tenteranno di varcare le frontiere con cattive intenzioni. Ai recidivi verranno lanciati epiteti poco edificanti.
Ministero delle telecomunicazioni
Nessun dubbio neanche per questo ministero. Vista la sua padronanza delle nuove tecnologie e dei blog, Clemente Mastella onorerà il paese con la sua coerenza e lealtà istituzionale e politica.
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