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Partenza
Dato che stavolta viaggiavo da solo sono riuscito a non far innervosire nessun compagno di viaggio partendo in ritardo. A dire il vero non ero in ritardo quindi un ipotetico compagno i viaggio non si sarebbe innervosito. Oppure avrebbe avuto un altro motivo per innervosirsi. Ho ritirato le magliette per Intruders.TV e alle 14 di venerdi 2 novembre sono partito alla volta di Lugano.
Senza scalo
iPod a manetta collegato all’autoradio, GPS acceso dalla partenza all’arrivo, veicolare bluetooth e telepass hanno creato uno schermo elettromagnetico alla sartomobile, tale che non sono stati necessari scali e il viaggio è stato morbido e continuo da Ravenna a Lugano. Solo la dogana mi ha messo in apprensione e giungere a Lugano all’ora di punta mi ha incanalato in un ingorgo svizzero meravigliosamente ordinato.
Dogana
Dati i trascorsi di Elena e dato che non ero mai stato in svizzera prima d’ora ero un po’ in apprensione per quanto riguardava le procedure doganali. Ma dopo una rapida telefonata alla mia consulente internazionale, specializzata nel tragitto Ravenna-Lugano, ho scoperto che ben più importante è evitare di prendere l’autostrada svizzera, se non hai intenzione di abbonarti a tale servizio. Pertanto sono uscito dall’autostrada prima del confine e ho affidato le mie sorti all’elettronica che fedele come al solito mi ha condotto a destinazione.
Guidare mi fa bene
Senza ombra di dubbio, guidare mi fa bene. Ho tempo da dedicare alla meditazione e alla elaborazioni di idee che normalmente rimangono in lista di attesa superate nell’ordine da: leggere i feed, leggere la posta, mangiare, controllare ancora i feed, di nuovo la posta e grattarmi le terga. Dato che in macchina mancano sia i feed che la posta e che le terga sono ben salde sul sedile, le idee trovano un momento propizio per essere elaborate e comporsi in costrutti complessi che potrebbe persino concretizzarsi in qualcosa di utile.
Pare che questa volta sia così. Durante il tragitto automobilistico, le buche dell’autostrada hanno movimentato i liquidi coibentanti della mia corteccia cerebrale e tale rimescolio ha sintetizzato una idea interessante.
“O sei parte della soluzione o sei parte del precipitato“, direbbe un mio amico chimico. La curiosità è quando il precipitato, è proprio la soluzione ad un problema annoso.
eTourCamp
Che dire. Questi ragazzi sono italiani ma precisi come gli svizzeri che popolano gli stereotipi. Il mio talk era previsto per le ore 15, subito dopo la pausa pranzo. Alle ore 15 e 2 minuti primi finivo di intervistare Gaspar e già si era scatenato un putiferio organizzativo perchè non mi si trovava. Mai essere in ritardo quando sei in svizzera. Neanche per scherzo. Mai.
Grazie a tutti
Il barcamp è stato bello e divertente. Magnificamente organizzato dalla falange svizzera della blogosfera italiana in collaborazione alla falange italiana della blogosfera svizzera.
Una sola lamentela da parte del sottoscritto. Mai innervosirsi con Sartoni per due minuti di ritardo. Neanche se sei in svizzera. Mai. 🙂
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