Image by GinDotx on DeviantArt
Avere un blog è come avere un giardino. Qualcuno se ne prenderà cura gelosamente decidendo di non aprire mai il cancello, lasciandolo ammirare solo da dietro le inferriate, altri invece lasceranno entrare tutti condividendo con loro momenti molto importanti.
Esattamente come in un piccolo fazzoletto di terra, siamo costretti a scegliere quali fiori piantare, limitatamente al tempo che possiamo dedicare alla semina, alla potatura e all’innaffiatura. Ci sarà chi riuscirà a farlo diventare la propria professione, dedicandosi al giardinaggio a tempo pieno, chi invece ritaglierà frammenti di tempo con i quali abbellire e decorare il proprio appezzamento.
Qualcuno si farà pagare per installare piccoli cartelli pubblicitari, tra i rami delle piante più belle, altri, come me, non ne sentono il bisogno e per il momento preferiscono evitare sponsor e pubblicità.
Ognuno visiterà il giardino dei propri amici per ammirare piante più belle e commenterà gli accostamenti cromatici che vanno di moda in quel momento, in modo da poter poi applicare le nuove scoperte alla propria passione.
Le piante più belle vengono seminate da molte persone ed esistono particolari operatori che si preoccupano di indicare in queli giardini è possibile ammirare determinati esemplari di nostro interesse.
E’ persino possibile legare piccoli cartellini alle piante per indicare alcune caratteristiche che ne facilitano la classificazione e la ricerca. Ad esempio possiamo dire, per un arbusto di rose selvatiche: “rosso”, “spine”, “spontaneo”, “selvatico”. Le piante si ricoprono così di nuovo valore, c’è anche chi sostiene che sia la naturale evoluzione del giardinaggio tre punto zero.
Se qualcuno semina una pianta infestante, presto tutti quanto la troveranno nelle loro aiuole. Questa pianta si chiama “meme”. Quello che sto scrivendo adesso, è un esemplare di tale arbusto e mi è stato regalato poco fa da Delymyth.
A mia volta ho deciso di spedire un seme a Feba che ritiene di perdere tempo, uno a Stefano che tiene un corso di giardinaggio e uno a Elena che crede di non avere ha aggettivi sufficienti.
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