Drinn Drinn, suona la sveglia anche questa mattina.
Apro gli occhi ancora sognanti e, a tentoni, cerco gli occhiali sul comodino.
Sono miope e senza di loro non potrei svolgere nessuna delle operazioni che normalmente eseguo ogni giorno.
Non sarei in grado di riconoscermi allo specchio per esempio e a dire il vero la mia camera da letto sarebbe solamente suddivisa in macchie. La zona marrone sarebbe l’armadio, quella rossa, la tenda e quella bianca il muro.
Facendo colazione guardo i notiziari del mattino. Spengo la televisione al momento dell’oroscopo. Non lo sopporto proprio.
Orologio, le 8.30!
E’ tardissimo, mi aspettano in ufficio. Scendo in garage e accendo la macchina. Salendo la rampa sono felice che non sia troppo freddo e quindi l’uscita dal garage non sia ghiacciata.
La giornata passa velocemente, tra riunione, pranzo, telefonate, email, arrabbiature e caffè di scarsa qualità al distributore automatico.
Stasera non esco, un the caldo e un film. Spengo anche il cellulare.
Ogni singolo oggetto che incontriamo nella nostra giornata ha una storia da raccontare. Una storia fatta di materia e anima.
Non un’anima trascendentale, impalpabile e difficile da spiegare. Qualcosa di pratico, vero e presente. Un’anima che nasce nelle idee di altri uomini.
La sveglia è il frutto di secoli di innovazioni. Il tempo meccanico, suddiviso in sessantesimi e raggomitolato in ingranaggi di ottone in una vecchia pendola antica. Oramai pressofusa nel drogaggio chimico su una fettina di silicio tostato. La mia sveglia è digitale.
Digitale come quasi tutte le cose che mi circondano.
Senza occhiali sarei sprovvisto del principale input percettivo e il mio handicap avrebbe il sopravvento, costringendomi ad una vita passiva nelle migliori delle ipotesi.
Il mais che compone la maggior parte dei cornflakes che mangio a colazione è di origine arcaica. Pare che sia originario del “nuovo mondo” e sia stato deportato nella vecchia europa con il commercio post coloniale. A dire il vero lo possiamo trovare sulle nostre tavole solo perchè successivi incroci specifici hanno dato origine alle varietà attualmente coltivate.
La medicina naturale, l’alimentazione naturale, la famiglia naturale, il padre naturale, i rapporti naturali sono una bugia.
La natura non fa più parte della nostra vita da millenni. Per certi versi non mi dispiace affatto e a te?.
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