Ieri ho volato da Milano a Varsavia e da Varsavia a Rzerzow.
Rzerzow si pronuncia tipo Scerscio, che sembra che ti stanno prendendo in giro o che hanno una patata in bocca.
Oggi ho incontrato Lawrence Lessig e l’ho intervistato. Gli ho anche fatto i complimenti per il talk fantastico che fece in alla camera dei deputati qualche mese fa.
Ho intervistato anche Alexander Bard, un sociologo che fa parte dei BWO, un gruppo cult della scena gay internazionale. Hanno prodotto gli Alcazar e qualche anno f avevo visto dal vivo in un locale londinese insieme a Livia. Mi ha fatto strano ritrovarlo a parlare di sociologia ed evoluzione nell’era dell’informazione interattiva.
La Polonia è meno polacca di come la si dipinge.
Come dice Ilona: “La Polonia è come l’Italia, solo più fredda”. Sostanzialmente è vero: parcheggiano alla cazzo di cane, guidano alla cazza di cane, i tassinari abusivi ti tampinano all’aeroporto, la compagnia aerea nazionale ti lascia a piedi per 18 ore perché hai perso una coincidenza a causa di un loro ritardo, se non ti incazzi come una bestia fanno orecchie da mercante.
Però Varsavia dal 37esimo piano di questa stanza d’albergo è veramente bellissima.
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