Blog Driver Day 2 – Un geek in pista

luca r8
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Le domande terribili

Come precedentemente segnalato in ambito politico, l’italiano medio non sa porre questioni in modo efficace. Le sue domande sono sempre dei pistolotti atroci, senza capo né coda. Anche in questa occasione c’è stato modo di dimostrare questo assioma del tutto italico.

Due tecnici Audi erano a disposizione dell’orda di blogger per rispondere alle domande che questi ultimi avessero avuto il piacere di formulare. Dopo un silenzio iniziale è partita la grandinata sulfurea. “Eh ma la trazione integrale è troppo integrale…”, “Ma secondo voi Audi ha in serbo sorprese a livello macroeconomico…”, “Da un punto di vista strettamente strategico perchè la Formula 1 è meno interessante delle nespole toscane…”; ovviamente queste domande le sto inventando al momento. Ma il senso è quello, nessuno. Almeno per me che conosco le camme e i pistoni da un punto di vista meccanico ma quando qualcuno parla di “divertimento di guida” penso alle barzellette durante una gita al museo.

Le prove in pista

Se quando ero entrato all’autodromo mi sentivo un pesce fuor d’acqua, al momento di provare le auto sentivo anche l’odore della padella pronta a friggermi. Il mio incedere incerto tradiva tutta la mia paura di mettermi alla guida di una quattroruote rombante.

Ma d’improvviso il demone della pista si è impossessato di me e dopo un paio di giri ero il nuovo Nuvolari. Prendevo bene i punti di corda, pigiavo a tavoletta sul gas e soprattutto bestemmiavo i compagni di turno che restavano indietro.

A questo proposito ci tengo a segnalare a tutti i pubblicitari di mondo, il luogo migliore per fare inserzione. Una location innovativa che garantirà popolarità a qualsiasi prodotto decidano di promuovere. Almeno una volta nella vita, qualsiasi italiano alla guida di un’automobile passerà un tempo medio di 30 minuti osservando il vostro banner senza la minima possibilità di voltare lo sguardo. Approfittatene!!!

Il luogo sin ora descritto, giardino dell’Eden dell’inserzione pubblicitaria è: “IL LUNOTTO POSTERIORE DI LUCA CONTI“.

Si sospetta che le interminabili file che, sotto ferragosto, iniziano a Reggio Emilia e finiscono ad Ancona, siano causate dal nostro buzz-marketer preferito che prende la macchina per andare a fare la spesa. 500 metri di percorso urbano con Luca Conti alla guida sono come il battito d’ali della farfalla di Lorenz.


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Comments

  1. alberto d'ottavi Avatar

    la mia invidia è alle stelle – ma non per la visione del lunotto del pandemico 😀

  2. Giovanni Pola Avatar

    LOL Luca!
    🙂
    mi hai fatto morire: troppo grande!

    Allora …lo rifacciamo?
    G

  3. Antonio LdF Avatar

    Inizio sciogliendo ogni dubbio..si, rosico perché avrei voluto guidare anche io quelle belve, e da buon siculo avrei di certo fatto rimpiangere di avermi contattato, ma lasciamo perdere.

    Dicevi delle domande dei blogger; beh questo si ricollega un po’ al mio ultimo post perché anche in questo caso sono stati chiamati dei Blogger senza forse dar peso a quali fossero il loro reali interessi perché, se non si è seguito il lancio della R8 e non se ne consocono le caratteristiche tecniche, poco si può chiedere al di là delle “nespole toscane”.

    Non so infatti se i blogger hanno seguito lo studiatissimo lancio web della R8 di qualche tempo fa, se sanno che è una quasi Gallardo camuffata o che è stata lanciata col film IronMan e tante altre cose che un internettaro invitato a provare un’auto dovrebbe sapere.
    Vogliamo parlare della tecnica? Perché un motore aspirato e non turbo? Quando la Diesel? Perché hanno abbandonato gli iniettori pompa? Perché i consumi dichiarati dalle case sono sempre fasulli?

    Insomma, la veracità dei blogger aveva tanto materiale a disposizione se fosse stata, diciamo così, accompagnata da una buona preparazione.
    Tant’è che a quanto ne so le migliori domande sono arrivate dai lettori di Auotblog..
    Peccato che c’erano i blogger famosi si, ma che magari tutte ste cose non le hanno lette e che, permettimi, non sono neanche i più seguiti dal popolo degli automobilisti che, per inciso, fanno una percentuale di traffico molto consistente in Rete (dopo il porno ovviamente..).

    Concedimi poi un’ultima frecciatina polemica.
    Quanti di voi sarebbero stati disposti a mettere in difficoltà gli ingegneri e di riflesso l’agenzia di PR facendo domande precise e/o scomode?
    Tu sicuramente, si sa.
    Questo te lo riconosco.

    Nessuna dietrologia.
    Sono un appassionato d’auto e avrei voluto fare un giretto e non lo nascondo (forse ho pure commentato il blog), ma permettimi l’aggancio a seguito del tuo post.

  4. Luca Sartoni Avatar

    Caro Antonio, la questione delle domande esula dalla questione blogger. Era una riflessione su come pochissime persone sappiano porre domande ed evitare di tenere comizi, infarcendo le frasi con affermazioni controverse e facendo 10 minuti di introduzioni inutili.

    Per quanto mi riguarda ho ricevuto in invito e l’ho accettato, con me sono stati gentili e le strategie di marketing messe in campo non fanno parte dei miei interessi.

    Riguardo all’opportunità di alcune domande, se devo chiedere qualcosa, io la chiedo, non ho molti argomenti su cui ho timore di chiedere. Semplicemente io ero un pesce fuor d’acqua ma ho apprezzato tantissimo l’esperienza, anche sotto il profilo umano.

    Ma quanto scomode vuoi che siano le domande poste da una manciata di blogger a due tecnici di una casa automobilistica in un contesto come quello? Ma neanche se avessero avuto a che fare con un piantagrane leggendario avrebbero avuto alcun problema. Credo che Audi non avesse proprio nulla da temere.

  5. Giovanni Pola Avatar

    vabbuò dai se leggete il post di Omar su Autoblog vi rendete conto che a prescindere dagli interessi di Luca, un bel confronto c’è stato!

    http://www.autoblog.it/post/13636/blog-driver-day-riunione-con-i-tecnici-audi

    ciao,
    G

  6. Antonio LdF Avatar

    No ma infatti le grane quelli dell’Audi non l’avrebbero potute avere. Al massimo qualche piccolo fastidio ma figurati. E’ solo che non vedo mai in questi eventi la tanto sbandierata verve dei blogger che a volte pare siano ammansiti.

    Il fastidio maggiore poi non sarebbe da imputare ai committenti dell’evento, quanto all’agenzia assegnataria che vende buzz positivo e poi porta a pranzo dei rompiscatole che magari, senza minimamente intaccare il prestigio del brand, vanno a scrivere che l’ingegnere e/o il resp mktg non hanno saputo/voluto rispondere alla domanda x.

    Come se, visto che sono stati tanto gentili a invitarci, facciamo domandine facili..però poi il ristorante lo si mazzola per bene!

    He he, dai su, ora faccio lo scemo, però obiettivo e disinibito come sei potresti dirmi qualcosa di più interessante!

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