La settimana scorsa scrivevo della pessima esperienza in un locale milanese e oggi mattina sono andato a rileggere, a distanza di mesi, quello che successe ad Elena la scorsa estate. Lei ricevette un pessimo servizio in uno stabilimento balneare e ne scrisse sul suo blog. In poche ore google le fece superare il sito del bagno wave in fatto di importanza.
Ricordo che sei mesi fa il sito del bagno wave era graficamente approssimativo e male indicizzato. La gestione deve aver capito l’importanza della propria immagine sul web ed è corsa ai ripari. Adesso il sito è sempre indicizzato male ma si vede che hanno speso dei soldi per renderlo più bello.
Soldi spesi male, a mio giudizio, perchè il livello di tamarraggine (tamarreria, tamarritudine) è salito a dismisura. Inoltre ad accogliere il visitatore c’è un’animazione flash che è considerata obsoleta fin dai trattati lateranensi. Ma non finisce qui, al visitatore è successivamente chiesto di cliccare sulle parti private di una ragazza. Non sto qui a fare una menata femminista perchè la mia barba me lo impedisce, ad ogni modo il cattivo gusto è assicurato. Provare per credere.
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