A quanto pare sono uno dei fortunati possessori di MacBookPro 15 nato tra giugno e novembre del 2007. Questo comporta che l’aggiornamente al Firmware EFI 1.5.1 mi abbia portato la tanto temuta blank screen issue.
Cosa succede
In pratica l’aggiornamento del firmware EFI (quello che nei pc si chiama BIOS) comporta un errore nella scheda video che di colpo smette di autoriconoscersi e dichiara una falsa identità alla scheda logica (nel pc si chiama scheda madre). Questa crede alla menzogna e inizia a trattarla come una INTEL Xqualchecosa invece che come una NVIDIA. Pare che il problema sia proprio un difetto delle schede NVidia prodotte in quel periodo per cui solo la sostituzione ripara il danno.
I sintomi
Un giorno lo spegni e non si accende più. O quasi.
Praticamente io vivo con il MBP perennemente in standby quando non lo uso, quindi per qualche giorno dopo l’aggiornamento EFI (nel software update) non mi sono accorto di nulla. [il glorioso powerbook g4 arrivò fino a 37 giorni di uptime prima di essere riavviato per un aggiornamento]. Ad un certo punto ho spento il computer. Quando l’ho riacceso il monitor non ha dato segni di vita. Spento, riacceso, spento, riacceso, rispento, ririacceso. Niente. Il monitor è sempre nero.
Come venirne a capo
Premesso che solo la sostituzione della scheda logica (in garanzia, ovviamente) risolverà il problema, ci sono una serie di attività che permettono allo sfigato possessore del portatile in questione di salvare i dati presenti sul disco ed in talune circostanze anche qualcosina in più.
Ecco come fare:
Se hai un PC in casa
Accendere il MBP tenendo premuto il tasto T farà in modo che il portatile si avvii in modalità disco. Collegandolo ad un PC mediante un cavo FireWire (400 o 800) potremmo accedere al disco come se fosse un normale disco esterno. Problema: Il MBP è formattato in HFS+ quindi non ho la minima idea se il pc sarà in grado di accedere ai dati. Di sicuro potete fare un’immagine disco da linux attraverso “dd”. Non accendo un pc (con windows) da un sacco di tempo, quindi se qualcuno vuole lasciare un commento su questa eventualità ne saprà di certo molto più di me.
Se hai un altro MAC in casa
Puoi fare come ho fatto io:
Spegni entrambi i computer (sia il MBP rotto che l’altro MAC). Accendi il MBP rotto tenendo premuto il tasto T e fallo avviare in modalità disco Firewire. Collega i due mac tramite cavo Firewire (400 o 800 non fa differenza). Avvia il secondo MAC tenendo premuto il tasto “option” (ALT). Verrà chiesto da quale disco fare boot. Scegliere il disco giallo (quello del portatile rotto).
A questo punto possiamo attivare un paio di servizi molto utili per poter estrarre i dati dal MBP rotto e addirittura riuscire ad utilizzarlo per concludere qualche lavoretto in sospeso prima di portarlo in un centro assistenza Apple (è una scocciatura separarsi dal proprio MBP, ma è necessario per farlo riparare).
Una volta avviato il mac funzionante usando il disco del MBP rotto come disco di avvio, ci si può autenticare e poi andare nelle “System Preferences”/”sharing” (il mio mac è in inglese) e poi attivare “Remote Login” per poter accedere in SSH, “Screen sharing” per accedere in VNC oppure, in alternativa, “Remote Management” per un controllo remoto ancora più completo attraverso un altro mac.
A questo punto possiamo spegnere tutto (prima il mac funzionante, poi quello rotto). Stacchiamo il cavo Firewire e accendiamo indipendentemente il mac rotto e quello funzionante.
Collegandoci via SSH potremmo usare la shell del MBP rotto, oppure con VNC o il remote management, potremmo lavorare remotamente sul sistema installato sul portatile. Il tutto in vista della riparazione.
Le riparazioni dei centri Apple non garantiscono l’integrità dei dati. Pertanto vi invito ad ultilizzare i miei consigli per effettuare il backup dei dati importanti.
Nei prossimi giorni il mio MacBookPro sarà riparato al centro Apple Zerouno di Bologna. Vi terrò aggiornati.
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