Oggi ero impegnato un una docenza un po’ fuori dai miei normali schemi. Ho fatto un paio di ore ad un doposcuola organizzato dall’ARCI. Fatto sta che insegno un po’ di tecnologia ai giovani rampolli che passano il pomeriggio facendo i compiti seguiti da alcuni docenti.
Questa pomeriggio stavo cercando di spiegare cosa fosse l’affidabilità e la reputazione delle finti informative a dei ragazzini delle scuole medie. Ad un certo punto delle mie digressioni mi sono infilato in una discesa pericolosissima.
Stavo cercando di farli ragionare su quale fosse il modo migliore per decidere se una fonte di informazioni sia affidabile o meno per cui il discorso è stato:
Io: Come fate a sapere se quello che vedete in televisione sia vero o falso?
Loro: Guardiamo su internet
Io: e come fate a sapere che quello che è scritto su un sito su internet è vero o falso?
Loro: Guardiamo su un altro sito
Io: e come fate a sapere se l’altro sito dice il vero o il falso?
Loro: lo andiamo a cercare su un libro
Io: e come fate a sapere se quello che dice il libro è vero o falso?
Loro: lo chiediamo ai nostri genitori.
A questo punto ho rischiato di commettere un errore fatale, mettere in dubbio l’infallibilità parentale. Mentre stavo per proferire la frase incriminata mi è apparsa una enorme forca, edificata nel giardino dello stabile e i loro genitori che accendevano la pira di legname intriso di benzina sotto di me.
Io: giusto. Chiedetelo ai vostri genitori… ma parliamo d’altro….
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